Il conforto di un fratello
Jeremy posò delicatamente una mano sulla spalla di Lisa, la sua presenza tranquilla la sostenne mentre le emozioni turbinavano dentro di lei. “Troveremo una soluzione, Lisa”, disse dolcemente, con voce ferma e rassicurante. Lei annuì, traendo forza dal suo sostegno. “C’è altro da scoprire qui”, sussurrò, scrutando con gli occhi le pareti logore della baita che sembravano risuonare di verità non dette. Con un respiro profondo, la sua determinazione si rafforzò. L’uno accanto all’altra, proseguirono, intuendo che le risposte che cercavano erano sepolte da qualche parte nell’ombra del passato nascosto di loro padre.

Il conforto del fratello
Tuffarsi nel magazzino
Spinti dalla determinazione, Lisa e Jeremy setacciarono gli angoli più nascosti della cabina, aprendo bauli polverosi e rovistando tra scatole logore. Ogni scricchiolio delle assi del pavimento e ogni sussurro del vento all’esterno sembravano riecheggiare la loro crescente attesa. “Guarda questo”, disse Jeremy, tenendo in mano un logoro diario rilegato in pelle. Il cuore di Lisa ebbe un sussulto. “Fammi vedere”, disse, raggiungendolo con mani tremanti. Sfogliarono insieme le fragili pagine, ognuna delle quali era piena della calligrafia ordinata di Marcel: riflessioni personali, annotazioni datate, frammenti di una vita tenuta segreta. Il diario pulsava di ricordi e la vecchia baita sembrava prendere vita con il peso del passato.

Immersione nel magazzino